Top Destination for Summer Vacation

Sardegna

Sardegna: un’emozione da vivere tutto l’anno

La Sardegna non è soltanto sinonimo di vacanze estive. La terra dei Nuraghe, ricca di tesori ambientali e panorami suggestivi lungo la fascia costiera grazie al susseguirsi fitto di baie, calette e spiagge bianche da sogno che si affacciano su un mare incontaminato, è prima di tutto un’isola. Proprio per questo, i ritmi di vita in Sardegna sono diversi da quelli del resto del Continente: un universo a se stante, scandito da lenti flussi quotidiani legati a quelli più naturali. Tempi che ben si adattano al vacanziere che vi si reca per trarre il massimo da una parentesi spesso troppo breve e per questo ancor più preziosa.

Prendere in affitto una casa, approfittando anche delle tante offerte messe a disposizione dai proprietari del luogo che vantano una lunga tradizione in materia di cortesia e ospitalità, è davvero la maniera migliore per spendere le proprie vacanze. Chances proposte anche nel corso della cosiddetta bassa stagione, visto che in Sardegna l’annata balneare gode di favorevoli condizioni climatiche che le permettono di dilatarsi anche sino ad ottobre inoltrato. Proprio in questo periodo, quando il flusso turistico più corposo va progressivamente scemando, prenotare una casa vacanze in affitto per godere al massimo della bellezza del mare splendente di trasparenze smeraldine, del cielo che si dipinge di azzurri splendidi e delle spiagge semi deserte che ritrovano la dimensione più autentica, rappresenta davvero una soluzione ottimale. Tanto solare e affabile d’estate, la Sardegna resta la meta perfetta per l’ affitto anche nei mesi di settembre ed ottobre. Quando il clima si fa mite con la sua aria frizzante che accarezza la pelle e il paesaggio marino si stringe in intimità con la macchia mediterranea circostante, per offrire soggiorni di puro relax, all’insegna del benessere, della buona tavola, del buon vino e della cultura.
Quando i colori intensi delle fioriture estive lasciano posto agli odori indefiniti di erbe sconosciute e bacche bluastre di mirto che il turista può riconoscere soltanto scrutando con attenzione e lasciarsi guidare dai sensi, in primis con l’olfatto sulle tracce di quel profumo sublime che le bacche emanano appena si sfregano le sue piccole foglie sempreverdi. Una maniera sana ed alternativa per regalarsi un tuffo nel passato, tra sensazioni antiche che parlano di storie contadine e vecchie tradizioni centenarie.

Non è un caso che la Sardegna sia oggi la meta preferita da tanti turisti: il suo mare è infatti tra i più trasparenti che si possano vedere al mondo, nonché uno dei più rinomati per la bellezza delle spiagge e delle coste, in buona parte dall’aspetto ancora selvaggio ed incontaminato.orosei-golfo

Il Golfo di Orosei è uno dei litorali più selvaggi della Sardegna, con i suoi 40 chilometri di costa a strapiombo sul mare. Si può raggiungere con lunghe camminate fra le rocce scolpite dal vento, oppure via mare. La regione che si bagna in queste acque si chiama Ogliastra, forse la parte della Sardegna più difficile da raggiungere a causa del territorio accidentato o degli scarsi collegamenti. Superati i fondali sabbiosi della Caletta di Siniscola e della tranquilla Marina di Orosei, la costa presenta masse calcaree di difficile accesso da terra. L’unico centro abitato è quello di Cala Gonone, dotato di un piccolo porto sempre molto affollato.

Tutta la zona e’ ricca di insediamenti risalenti alla civiltà nuragica e d’obbligo è la visita alle Grotte di Ispinigoli, nelle cui viscere si trova un’enorme colonna naturale formatasi dall’unione di una stalattite con una stalagmite: l’altezza di ben 38 metri fa di questa concrezione la più alta colonna d’Europa. La grotta, che viene anche chiamata Grotta del Bue Marino perché ha sempre ospitato la foca monaca, si trova a due chilometri dal porto ed ha l’ingresso al livello del mare. Il lungo tunnel che si insinua nella roccia calcarea e’ visitabile, ed al suo interno si trovano un laghetto, piccole spiagge e un ruscello sotterraneo.

La spiaggia più celebre dell’intero Golfo di Orosei è Cala Luna, il cui nome deriva dalla sua forma a spicchio di luna, un raro gioiello della natura costituito da una spiaggia, chiusa da uno stagno e da una folta macchia di oleandri, che pur essendo una meta turistica tra le più visitate ha mantenuto intatta la sua bellezza naturale. Si trova a sei chilometri a sud del porto di Cala Gonone, dal quale partono mini-crociere che includono soste e immersioni nei più caratteristici punti del golfo di Orosei.

Andando avanti troviamo Cala Sisine, molto suggestiva al calar del sole, e la successiva Cala Mariuolu, le cui piccole spiagge sono formate da ciottoli sempre più piccoli man mano che ci si avvicina alla costa-smeralda battigia. Una leggenda racconta che il nome “mariuolu” è stato dato a questa zona per la presenza di una furbissima foca che, di nascosto ai pescatori di Cala Gonone, riusciva a divorare in pochi secondi tutto il pescato di una giornata. Il golfo di Orosei si chiude con il Capo di Monte Santu, che apre il golfo di Arbatax.

Superato l’arcipelago della Maddalena, si entra nel mondo della Costa Smeralda, il cui mare ha realmente il colore di un prezioso smeraldo. Si nota subito la diversa atmosfera che regna lungo i 55 chilometri di costa: barche lussuose entrano ed escono da Porto Cervo, uno dei più attrezzati e moderni porti turistici del Mediterraneo. Dal mare si possono notare i giocatori di golf che giocano sul percorso del Pevero e si possono ammirare le ville di uomini d’affari, artisti e personaggi del cinema o della televisione.

La Costa Smeralda termina con la lunga e sabbiosa Liscia Ruja, di fronte alla quale si trova la solitaria Isola Mortorio e l’apertura della baia di Cala di Volpe. Subito dopo, un’ altra località molto conosciuta: Porto Rotondo, coi golfi di Cugnana e Marinella. Entrando nel Golfo di Olbia, importante scalo marittimo per i collegamenti col continente, si nota il diradarsi del traffico, segno evidente dell’allontanamento dalla zona “calda” della costa sarda. Lasciato il golfo di Olbia appaiono l’isola di Tavolara e la vicina isola di Molara. Lungo la costa della provincia di Nuoro, il mare alterna lunghe e sabbiose spiagge a piccole insenature dalle rocce basse. Passando davanti a San Teodoro e Budoni si possono notare alcune specie di uccelli come l’Airone cenerino e il Fenicottero rosa. Proseguendo verso sud si trovano le spiagge di Posada, alle cui spalle si erge la rupe sulla cui cima si trova il pittoresco borgo medioevale dominato dai ruderi del Castello della Fava, costruito intorno al XII. Le spiagge di Posada, dalla sabbia fine e chiara, non sono affollate nemmeno d’estate e, battute dal vento, sono meta ideale per i surfisti.